che fine fanno i diritti

28 luglio 2022 – Che fine fanno i diritti?

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Questa legislatura si chiude con una disfatta totale sui diritti.

Nessun passo in avanti su matrimonio egualitario, ius scholae, eutanasia, cannabis, immigrazione, ambiente, partite iva, giustizia sociale.

Nessuna assunzione di responsabilità, cioè, su temi che riguardano la vita delle persone, il futuro di un’intera generazione.

Il fronte di chi si oppone a tutte queste riforme è lo stesso, è compatto, ed è quello delle destre sovraniste che in questo scenario di confusione già pregusta una rimonta elettorale.

Dall’altra parte, l’area progressista si è mostrata prudente fino all’irresponsabilità, battendo la ritirata praticamente su tutte queste istanze.

Non è mai il momento per i diritti, c’è sempre qualcosa di più importante o più urgente. Ma senza diritti, creati e difesi, non può esserci giustizia. Così è minata la democrazia.

In questi quasi cinque anni le nostre organizzazioni sono state protagoniste di importanti mobilitazioni popolari: abbiamo promosso referendum, leggi di iniziativa popolare, appelli, centinaia di manifestazioni in ogni piazza italiana. Coinvolgendo milioni di persone.

Abbiamo provato a dialogare con le istituzioni, con pazienza, con tenacia. Per ritrovarci, tutti, al punto esatto da cui eravamo partiti.

Non ce ne staremo ad aspettare che questi temi vengano ancora accantonati: vogliamo che siano punti centrali e chiari dell’imminente campagna elettorale. Perché sono i punti che faranno la differenza, davvero.

Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di riunirci in un’assemblea pubblica e confrontarci su quelle che sono state le nostre strategie in questi anni, sugli obiettivi raggiunti e su cosa ha impedito ad altri progetti di non realizzarsi.

E ancora, su quali strumenti e iniziative occorre che le istituzioni si impegnino perché la prossima legislatura esca dal solco di questo intollerabile stallo.

L’appuntamento è per giovedì 28 LUGLIO alle ore 19 al Monk,
via Giuseppe Mirri 35, Roma.

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