Cannabis legale in Vermont

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Di Riccardo Giorgio Frega

Mercoledì 7 ottobre scorso il Governatore dello Stato americano del Vermont, il repubblicano Phil Scott, ha annunciato che non avrebbe posto il suo veto al progetto di legge S.45 che legalizza il consumo e la vendita di cannabis a tutti i cittadini maggiorenni. Con questa importante ufficialità il Vermont diviene di fatto l’undicesimo Stato USA a legalizzare la marijuana ricreativa ed il secondo, dopo l’Illinois, ha farlo su iniziativa del Parlamento e non attraverso un referendum popolare.

Dietro questo successo c’è il Marijuana Policy Project, una efficacissima organizzazione antiproibizionista che, negli ultimi quindici anni, ha ideato campagne e fatto approvare ben tredici leggi pro cannabis: nessuna realtà tra i movimenti antipro statunitensi ha  suo attivo un numero così importante di leggi ed ha impattato in maniera così positiva su consumatori, pazienti ed economie locali.

La “bill S.45” prevede la costituzione di una commissione statale indipendente, il Cannabis Control Board, che avrà il compito di rilasciare nuove licenze per la produzione, la lavorazione, la vendita al dettaglio di cannabis e derivati oltre che di autorizzare i laboratori privati che saranno deputati alle analisi ed alle etichettature dei vari prodotti.

Inoltre la legge fissa il limite di THC per la vendita a scopo ludico al 30% per le infiorescenze e al 60% per estratti e concentrati. Le accise sulla vendita al dettaglio saranno corrispondenti al 14% ed i derivati dell’extra gettito fiscale saranno reinvestiti in programmi di potenziamento delle attività di doposcuola ed in corsi ducativi estivi, focalizzati nelle zone meno sviluppate e più rurali del Paese.

Anche se il Vermont ha uno dei consumi più bassi di cannabis terapeutica in America ed è un piccolo Stato con una popolazione di soli 625.000 abitanti, le stime prevedono lo svilupparsi di un mercato di 250 milioni di dollari l’anno a partire dal 2023.

Incluso nel testo c’è anche la rimozione del reato di spaccio e possesso di cannabis con effetto retroattivo. Pertanto anche i condannati in via definitiva saranno rilasciati nei prossimi mesi. Un bel respiro di sollievo per le carceri e per i tribunali locali. 

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