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Cbd cos'è

Che cos’è il CBD e quali sono i suoi effetti: tante proprietà e grandi benefici.

Cosa trovi in questo articolo

Cosa fa il CBD a nostro corpo

La sigla CBD indica il cannabidiolo, uno dei composti chimici presenti nella canapa sativa. Oltre ad essere ottenuto per sintesi chimica, lo si può trovare anche nel luppolo e nell’hashish.

Diversamente dal THC, principale agente patogeno della cannabis, il CBD non ha la stessa psicoattività e non provoca alterazioni psicofisiche.

Sempre più ricerche e studi scientifici vengono condotti sugli effetti della canapa e sui suoi possibili usi. Il CBD dà buoni risultati in condizioni di ansia, disturbi del movimento, epilessia e tanto altro ancora. In sintesi, aiuta il naturale funzionamento dell’organismo.

Grazie ai risultati ottenuti, il mondo della ricerca medica e quello della imprenditoria sono sempre più focalizzati sugli utilizzi della canapa.

Cos’è il CBD

Il cannabidiolo o CBD è uno dei principali fitocannabinoidi ricavato dalla Cannabis sativa, la quale ne contiene più di cento.

Dal 1940, anno in cui si è scoperto il cannabidiolo, esso è stato usato per i benefici che apporta alla salute dell’uomo, specie al sistema immunitario e durante i processi infiammatori. Il CBD tende a ripristinare l’equilibrio del sistema endocannabiniode (ECS) interno all’organismo qualora si verificassero scompensi o disequilibri causati da traumi, malattie o patologie. Il buon funzionamento dell’ECS è fondamentale per la salute, in quanto è il responsabile della regolazione dei processi fisiologici e cognitivi, tra i quali l’umore, l’appetito e la percezione del dolore.

Il sistema endocannabinoide è composto dai cannabinoidi endogeni, che generati all’interno del corpo interagiscono con il sistema nervoso.

Come già accennato, il CBD ha effetti ben diversi dal THC, che è il secondo principale fitocannabinoide della cannabis. Entrambe sono usate a scopo terapeutico, ma, mentre il THC è una sostanza con caratteristiche psicotrope, il CBD è in grado di attenuarne l’effetto e di contrastarne gli effetti indesiderati.

Genericamente ci si riferisce all’infiorescenza con THC quando si nomina la Marijuana, non ancora legale in Italia (al contrario del CBD).

Studi scientifici hanno confermato che il CBD non è nocivo in quanto ha una bassa tossicità, motivo per cui non vi sono dati sul sovradosaggio, ma sono da tenere in considerazione l’assunzione contemporanea di determinati farmaci e condizioni patologiche particolari. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato che non vi sono rischi particolari nell’assunzione del CBD: non crea dipendenza, non ha effetti psicoattivi e non produce effetti negativi sulla salute pubblica.

Il CBD è ricavato nella prima fase di estrazione dalla canapa e dalle diverse fasi di raffinazione che la seguono. A ogni fase si ottiene un prodotto più puro fino a quando si arriva a una purezza del 99%, cioè alla molecola pura di cannabidiolo. Dal momento in cui si è raggiunta una purezza dell’80%, la melassa di CBD ha iniziato a cristallizzare, a solidificarsi. Si presenta con un colore verdastro che va da tonalità più scure a tonalità chiare quando è raffinata.

Una volta ottenuto il cristallo puro, si può lavorare il cannabidiolo in modo di ottenere olii, cosmetici, e-liquids, capsule, e tanto altro ancora. A differenziare tutti questi prodotti sono la forma in cui si presenta in loro il CBD, la sua percentuale e il metodo di assunzione.

Cosa fa il CBD al nostro corpo: tutte le proprietà

L’assunzione di CBD è indicata per i più svariati motivi: dalla cura della pelle e dei capelli al trattamento di disturbi stress post traumatici, dai dolori legati a malattie croniche al trattamento dell’acne. Essendo un potente antidolorifico viene usato in molti casi a scopo terapeutico su consiglio medico. Nel settore cosmetico viene anche utilizzato per la produzione di prodotti antietà.

Il CBD ha numerose proprietà: analgesiche e antinfiammatorie, ansiolitiche, antiemetiche, anticonvulsivanti, antipsicotiche, antiossidanti, immunomodulanti e neuroprotettive.

Come già accennato in precedenza, è un potente antinfiammatorio ed analgesico perché è in grado di ridurre la percezione del dolore grazie alla sua azione sul sistema endocannabiniode. I cannaboniodi si legano ai recettori presenti nel cervello e favoriscono meccanismi neurologici benefici.

La proprietà antiemetica è data dalla capacità del CBD di ridurre nausee e prevenire conati di vomito.

Viene usato all’interno di alcune terapie per l’epilessia per le sue caratteristiche anticonvulsivanti e per trattare la schizofrenia e problemi di salute mentale in quanto antipsicotico.

Perché assumere il CBD 

Come abbiamo visto il CBD ha innumerevoli proprietà e caratteristiche benefiche, utili al contrasto e alla prevenzione di importanti malfunzionamenti dell’organismo.

Le modalità di assunzione spaziano dagli olii alle capsule, dalle creme alle lozioni, dalle pillole ai cristalli da vaporizzare. La quantità da assumere è soggettiva e varia a seconda delle esigenze e dai risultati che si intende ottenere. Da tenere in considerazione è se l’assunzione è a scopo terapeutico o meno e la forma in cui si assume.

Per capire la quantità da assumere è consigliato partire da poche gocce e vedere l’effetto che hanno su di sé, per essere in grado di individuare il giusto dosaggio personale.

Quando si assume il cannabidiolo con scopo terapeutico per trattare specifiche patologie è bene consultarsi con il medico, ci sono infatti persone che hanno bisogno di una concentrazione maggiore. Il massimo dosaggio per esseri umani è di 1500mg al giorno, ma non essendo nocivo, i rischi di sovradosaggio sono ridotti.

L’assunzione del cannabidiolo aiuta la modulazione e il buon funzionamento dei diversi sistemi dell’organismo (come quello cardiovascolare e neuronale), oltre a migliorare la cognizione e a ridurre ansia, dolore, epilessia e disturbi del movimento.

Cosa si può curare con il CBD

Grazie alle proprietà antinfiammatorie, antipsicotiche, antiossidanti, immunomodulatrici e neuroprotettive, l’assunzione di CBD è consigliata per i soggetti che soffrono di disturbi da stress post traumatico e di dolori legati a malattie croniche.

Infatti il cannabidiolo agisce come ansiolitico andando a mitigare i sintomi del disturbo da stress post traumatico e del disturbo ossessivo compulsivo con la sua azione miorilassante.

È efficace contro l’insonnia, il vomito e la nausea, lo stress, l’ansia e la depressione.

La proprietà antiossidante lo rende utile anche per regolare i livelli di colesterolo e ridurre il rischio di trombosi. Grazie alle sue capacità immunomodulanti, il cannabidiolo stimola il sistema immunitario e riduce i sintomi delle allergie.

Gode di proprietà lenitive ed emollienti e viene usato come integratore per chi soffre di problemi legati alla menopausa, alla sindrome premestruale e per chi soffre di artrosi, artrite e osteoporosi.

Infine è usato a livello dermatologico per curare micosi, irritazioni e psoriasi.

Nell’ambito della cosmesi, il CBD viene usato per realizzare prodotti antietà e della cura della pelle, per ridurre l’acne e per rafforzare e rendere più luminosi i capelli.

La ricerca non si ferma e continua ad evidenziare come il CBD aiuta a migliorare la salute dell’organismo, sia fisica che mentale.

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