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Negli ultimi mesi, da nord a sud il nostro Paese è stato attraversato da un crescendo di aggressioni neofasciste, intimidazioni e presenze organizzate che tentano di occupare spazi pubblici, culturali e persino istituzionali. Normalizzando linguaggi e pratiche violente.
A Roma – e in particolare il quartiere Esquilino – questo è avvenuto con una frequenza che appare ormai preoccupante. E che sta alimentando un clima di paura.
Paura che minaccia il vivere libero e democratico delle persone.
Per questo il 6 novembre, alle ore 18, abbiamo convocato un presidio in Largo Leopardi, di fronte al Teatro Brancaccio: nel luogo esatto dove si è verificato l’ultimo episodio di aggressione di stampo neofascista. Con associazioni, reti sociali e cittadini vogliamo affermare un principio semplice: non c’è spazio per il fascismo, né nelle strade né nelle parole né nelle istituzioni.
E non ci basta condannare:
vogliamo chiedere alle istituzioni di agire concretamente
1. Sgombero immediato delle sedi neofasciste, a partire da CasaPound in via Napoleone III, simbolo e punto di riferimento dell’estrema destra violenta a Roma.
2. Applicazione rigorosa delle leggi Scelba e Mancino, con rimozione tempestiva di affissioni e propaganda neofascista che in questo quartiere sono una presenza costante.
3. Istituzione di un Osservatorio cittadino sulla violenza politica e neofascista, che raccolga dati, segnali e denunce, e promuova campagne di prevenzione ed educazione civica.
4. Intervento strutturale delle istituzioni e delle forze dell’ordine sulle questioni urgenti che riguardano problemi di spaccio, degrado urbano e marginalità sociale. Affinché l’abbandono istituzionale non diventi terreno fertile per i neofascisti né alibi per la violenza.
All’Esquilino, dove la convivenza è ogni giorno una sfida e una promessa, accendiamo un faro.
Il 6 novembre saremo lì.
Perché la democrazia non si difende da sola e non si difende in silenzio.
Perché l’antifascismo è un presente da proteggere.
Promotori
Francesca Bubba
Sara Giudice
Alessandro Sahebi
Antonella Soldo
Nello Trocchia