Nancy Mace: la Repubblicana che propone di legalizzare la Cannabis

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Di Federica Valcauda

Il sogno americano passa anche dalle nuove frontiere dei diritti civili, sociali ed economici, quindi da una legalizzazione della Cannabis a livello Federale che renderebbe più agevole la vita degli stessi Stati. Sono molti anni che se ne parla, e sappiamo che proprio la Vice-Presidente Americana Kamala Harris presentò a fine 2019 al Senato americano il MORE-ACT per la legalizzazione della Cannabis

Il testo di Harris pone al centro la decriminalizzazione della marijuana rimuovendola dalla lista delle sostanze controllate, elimina le sanzioni penali relative ai crimini legati a questa sostanza e pone attenzione alle comunità maggiormente impattate dalla guerra alla droga. Queste sono solo alcuni dei contenuti del MORE-ACT che al momento è privo di un dibattito organico. 

In aiuto però alla Cannabis arriva un’altra donna, questa volta Repubblicana: Nancy Mace del South Carolina, già membro della South Carolina General Assembly, che ha presentato un nuovo disegno di legge per la legalizzazione della cannabis in America, con una particolare attenzione verso la tassazione. 

È  Marijuana Moment a darci delle anticipazioni rispetto al testo che è una bozza preliminare: il provvedimento che si chiama States Reform Act pone attenzioni sugli Stati che hanno già legalizzato la Cannabis rispetto ai loro interessi economici, incorporando anche alcuni elementi di giustizia riparativa che è un tema apprezzato dai progressisti. 

I punti trapelati da questo testo sono:

Cannabis equiparata agli alcolici; 

un’accisa sulle vendite di cannabis utile a sostenere programmi di sovvenzione per le comunità, le forze dell’ordine e le imprese di nuova licenza; 

la canapa sarebbe considerata un prodotto agricolo; 

le persone non violente con condanne federali relative alla cannabis verrebbero liberate dalle maglie della giustizia; 

verrebbero inserito un limite ai 21 anni per l’uso della cannabis ricreativa;

la legge lascia comunque alcune restrizioni rispetto alla pubblicità. 

Questi sono alcuni dei punti inseriti all’interno della bozza fatta circolare: sono dei punti su cui anche i progressisti potrebbero trovarsi d’accordo, e sarebbe paradossale come un dibattito di questo tipo venga riaperto proprio dai Repubblicani. Dopo l’Onda Verde di un anno fa che ha visto l’America protagonista con i Referendum sulle sostanze, ottenendo un grande successo, un anno dopo con grande sorpresa vediamo una rappresentante Repubblicana far emergere un tema non propriamente nelle mani dei conservatori

Il vento americano Repubblicano riuscirà a soffiare fino alle coste del nostro Paese, dove sono già iniziati i tentativi di affossamento del Referendum e quindi della volontà democratica popolare?

Intanto continueremo a seguire il viaggio di questa bozza di legge, forse è la volta buona il dibattito si alzi di livello governativo

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